Intervistato in occasione del lancio del suo nuovo tour, Zucchero ha detto la sua a proposito del Festival di Sanremo.
Il nuovo tour internazionale di Zucchero, “Overdose d’amore world wild tour“, ha ufficialmente debuttato al Royal Albert Hall di Londra. Durante un’intervista rilasciata in occasione del lancio, Zucchero, come sempre molto colorito, ha detto la sua sulla musica italiana contemporanea e sul Festival di Sanremo.
Zucchero parla del Festival di Sanremo
Zucchero ha partecipato per ben 4 volte a Sanremo, l’ultima nel 1986 piazzandosi in 21esima posizione con “Canzone triste”. Il cantautore emiliano fa parte di quella categoria di artisti che, seppur non molto amati dal pubblico del Festival, sono riusciti a trovare in altro modo la strada verso il successo.
Parlando dell’ultima edizione di Sanremo, Zucchero ha detto: “L’ho visto a pezzettini… ma veramente ha straccato i maroni!”. Poi ha proseguito: “Se ci andrei? Ma a far cosa? È l’unico Paese al mondo dove c’è ancora la gara come i cavalli da soma, c’è ancora chi vince e chi perde su delle canzoni. Io lo trovo allucinante, ma piace al popolo. Siamo rimasti ai tempi degli antichi romani”.
A proposito della musica italiana contemporanea, Zucchero ha detto: “Non c’è più la ribellione che prima passava per il rock. Forse oggi è stata sostituita da quella di qualche giovane rapper o trapper, che la esprime con un linguaggio diverso“.
Zucchero e la questione geopolitica
Infine il cantautore emiliano si è espresso anche su una questione delicata come quella geopolitica: “In Russia? Io ci andavo volentieri a suonare. I russi, fin dal tempo del mio concerto al Cremlino nel 1990, erano un popolo molto attento, che ama l’arte e la cultura”.
“Ho sempre avuto da loro delle reazioni molto buone per il mio lavoro. Non ci siamo mai più andati, e anche se fossi invitato ora non ci andrei. Ma lì si apre un discorso enorme, perché ora non andrei neanche da Netanyahu, e neanche da Trump. Il cerchio si restringe” – conclude Zucchero.